Settembre, mese di nuove scoperte ed avventure per i nostri figli per il rientro a scuola, o di un inserimento al nido, oppure semplicemente passeranno delle ore in compagnia dei nonni o babysitter.
Un libro può essere d’aiuto in questi casi, consigliato per l’argomento è “Zeb e la scorta di baci”, di Michel Gay pubblicato da Babalibri, che racconta i temi del distacco dai genitori, solidarietà e condivisione. Inoltre, può essere letto dagli educatori, come storia per l’accoglienza per rendere meno traumatico l’ambientamento.
Questo albo illustrato può accompagnare l’autonomia emotiva dei nostri bambini attraverso la comprensione ed incoraggiamento per affrontare le difficoltà della vita, con una “scorta di baci…Ci sono baci sufficienti per addormentarti e svegliarti tutti i giorni”.
Il tutto accompagnato con delle simpatiche e colorate illustrazioni di adorabili zebre dagli occhi dolci e i musetti tenerissimi.
Trama di Zeb e la scorta di baci
Zeb è una piccola zebra in partenza per il campo estivo ed è emozionato della sua prima avventura fuori casa. Durante gli preparativi, all’improvviso capisce che dovrà passare dei giorni lontano da casa e non può dormire senza mamma e papà, senza i loro baci del buongiorno e della buonanotte.
Si sente molto malinconico e non è più impaziente di partire in vacanza. I genitori trovano la soluzione, ritagliano tanti fogliettini, su ciascuno stampano due baci, poi li ripiegano e li infilano in una scatola di caramelle. Nei momenti di tristezza e di paura, il piccolo Zeb potrà tirar fuori un foglietto con i baci di mamma e papà, e tenerlo stretto contro la guancia, in questo modo riceverà un po’ di coccole.
Zeb tranquillizzato, al momento della partenza sale sul treno insieme ad altre piccole zebre, arrivato il momento di mettersi a dormire, la zebra tira fuori la scorta di baci per prenderne uno che lo accompagni nel sonno. Sente un suo compagno, un cucciolo che piange continuamente e vuole a tutti i costi la sua mamma e il suo papà. Zeb offre all’amichetto uno dei suoi baciocaramella, il cucciolo si calma e anche le altre zebre desiderano questi tipi di baci, sentono tutti la mancanza di mamma e papà! Zeb condivide con tutti i compagni l’intera scorta di baci, passa la notte e si risvegliano al mare, vincono la nostalgia, sono diventati tutti amici e “hanno un sacco di cose da raccontarsi”.
Recensione di Zeb e la scorta di baci
La storia è molto stimolante e offre diversi spunti di riflessione. Nello specifico, i genitori di Zeb sono premurosi ad ascoltare i bisogni del loro piccolo e lo accompagnano nel suo cammino di crescita, creando un oggetto transazionale emotivo, vale a dire i baciocaramella.
Leggendo la storia, il piccolo lettore capisce che tutti gli altri bambini possono soffrire il distacco, e non si troverà solo ad affrontare le ansie e paure. Zeb condivide i suoi baci, successivamente non ne avrà più bisogno perché trova conforto dai suoi amici, il lettore comprenderà i turbamenti del simpatico protagonista per poi sentirsi sollevato dal lieto finale, accettando i propri sentimenti.
Il libro offre un esempio pratico di inventare e di creare con il proprio figlio in preparazione alla materna, o semplicemente per i momenti di sconforto, una scatolina con i baci dei genitori da mettere nello zainetto o in qualche tasca del grembiulino.
Recensione a cura di:
Roberta Filippone
Responsabile Nazionale del Progetto : “Leggimi ancora!”
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