Col termine “senso stereognostico” si intende lo sviluppo della capacità di riconoscere gli oggetti, tramite la palpazione, per mezzo dell’aiuto simultaneo del senso tattile e di quello muscolare.
Riconoscere la forma di un oggetto toccandone la sagoma, palpando e sentendone le caratteristiche e le specifiche, va ben oltre il mero sviluppo del senso tattile.
Col “tatto” si percepisce, infatti, solo la qualità della superficie (levigatezza, ruvidezza, etc.).
Al contrario, nel momento in cui la mano (e il braccio) si muovono intorno ad un oggetto, si crea una sinergia tra l’impressione tattile e quella del movimento compiuto, quasi una sorta di senso speciale che permette di depositare le impressioni in una “memoria muscolare” – basilare nell’evoluzione umana – e che nutre e supporta la crescita stessa e la Manifestazione delle Potenzialità del singolo individuo.
Col senso stereognostico non si assimila solo una sensazione, ma anche la “conoscenza” di un oggetto esterno che può integrare quella visiva, dando una più concreta esattezza.
Non è un caso che durante l’infanzia si senta l’esigenza di toccare tutto.
In questo modo le nostre bambine e i nostri bambini sperimentano, soppesano, scoprono a fondo l’ambiente che li circonda; in poche parole: saggi e competenti, essi/e aumentano le proprie risorse per imparare a muoversi in modo efficace nel Mondo che li/le circonda.
Maria Montessori spiega che “il << toccar tutto >> è, secondo la nostra esperienza, l’evidente espressione di una vivacissima sensibilità muscolare che si trova nel piccolo fanciullo durante l’epoca della sua vita in cui si fissano le coordinazioni fondamentali dei movimenti”.
Si tratta quindi di esercitare il movimento in sé stesso e di costruire quell’edificio fisiologico che è la coordinazione dei movimenti, necessario a preparare gli organi della “espressione” e nonchè l’Essere stesso.
Questa sensibilità muscolare nella primissima infanzia (quella che Maria Montessori definisce l’età dell’oro) ha una funzione preminente.
Proprio per questo, tra i materiali montessoriani sono presenti vari strumenti che supportano e stimolano questa competenza.
Gli esercizi del senso stereognostico possono ampliarsi e sono accolti con grande entusiasmo dai bambini e dalle bambine perché da essi non deriva solo una singola percezione (per es. quella termina), ma avviene la ricostruzione di un oggetto intero ben noto.
Maria Montessori scrive: “Essi sono fieri di vederci senza occhi: lo gridano forte, porgendo le loro mani: << ecco i miei occhi! Io ci vedo con le mani>>”.
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