Armonizzare una cicatrice è molto di più di una semplice tecnica da applicare.
Le cicatrici – tutte – chiedono ascolto.
A volte per ottenerlo bruciano, prudono, si infiammano urlando il loro bisogno di attenzione e di essere riconosciute!
C’è la cicatrice che mantiene questo grido in modo costante; c’è quella che cammina silente finché finalmente non le viene rivolta la dovuta attenzione.
Sono così, sono uniche! Sono come le figlie e i figli che abbiamo dato alla luce: tutti diversi, ognuno con la propria indole e il proprio percorso, ma tutti bisognosi di essere visti ed accolti.
E noi… noi siamo le madri e le figlie di quelle cicatrici che portiamo sul nostro corpo e che si sono incise nell’animo a livello sottile.
Questo vale per ogni cicatrice, sia che essa dimori su un corpo maschile che su uno femminile, a prescindere dalla causa fisica che l’ha determinata.
In questo testo, tuttavia, voglio dedicarmi specificamente alle cicatrici da parto.
Quando una donna dà alla luce, a livello profondo, sente e sa di doversi lasciar andare completamente e inesorabilmente. L’immagine accostabile è quella di un corpo fisico che si apre, dal quale e verso il quale sgorga Luce (in ebraico, OR).
L’energia creatrice raggiunge un apice divino, ossia l’Uno.
Nello stesso istante la luce (principio di polarità maschile) si espande in ogni canale (o vaso) materico e spirituale (principio di polarità femminile), il tutto dentro e attraverso il corpo di questa Dea-Madre che sta dando alla luce!
Capita che, per ragioni contingenti e specifiche, il corpo fisico della donna subisca ferite, lacerazioni, tagli (perineali, da cesareo, ecc.).
Sicuramente le emozioni che accompagnano la nascita di questa ferita giocano un ruolo cruciale rispetto al suo cammino di guarigione e risanamento.
Ci sono cicatrici che, grazie ad un lavoro di elaborazione e di accettazione, quando vengono ascoltate emanano vibrazioni serene, addirittura un sorriso.
Altre, invece, per arrivare ad uno stato di armonia hanno bisogno di tempo, poiché sono state ignorate, isolate, non-integrate troppo a lungo.
La parola Integrità è fondamentale!
Per usare un gioco di parole servito dalla lingua inglese, se non sono in armonia con me stessa/o, cioè in pace (peace), rischio di vivere in pezzi e a pezzi, in modo frammentato (piece – trad. pezzo – stessa pronuncia di peace), ossia nella non piena realizzazione di me stessa/o.
Questo è un passaggio molto importante anche per quanto riguarda il rapporto con la cicatrice.
Quante cicatrici concretamente non vengono toccate perché il solo pensiero turba e fa venire la pelle d’oca? Quante restano a lungo ignorate perché ricordano qualcosa che non si riesce, né si vuole proprio accettare?
Quante cicatrici vengono fattualmente dimenticate, perché è emotivamente più comodo non cercarle, non incontrare il loro sguardo nemmeno tramite lo specchio?
Questo è un atteggiamento meravigliosamente umano (e non lo pronuncio con ironia).
In certi momenti, in effetti, è utile e necessario “non lasciar spazio”, il che è comprensibile in particolar modo quando si parla della maternità: nel giro di poco tempo, ci ritroviamo ad abbracciare questa splendida creatura e siamo senza fiato! I pensieri corrono, la mente crea nuovi pilastri di priorità, rivede le scadenze, il corpo riprende fiato (letteralmente, respiro),…
C’è appunto un bisogno basilare (proprio legato al primo chakra) di mettere qualcosa da parte, di lasciarlo per un non ben identificato “dopo”.
Questa dinamica essenziale in certi frangenti, necessita di essere rivista in un secondo tempo.
“Mettere da parte” non significa “ignorare per sempre” perché sulla nostra pelle umana quel <<per sempre>> non può trovare una sua dimensione fattuale, se non a costo di dolore e disarmonia.
Quando poi si tratta di un segno associato al parto, la dinamica si amplia.
Il Mettere al Mondo è una sfera strettamente collegata alla nostra Nascita, sia come una nuova persona (una nuova donna e una madre), che come figlia (ossia al nostro personale e diretto vissuto).
Partorire porta con sé le aspettative, i desideri, le proiezioni di tutta una gravidanza (o forse di tutta una vita).
Dare alla Luce è un atto talmente intenso da necessitare una sua elaborazione ed integrazione nel proprio Cammino di Vita.
Questa cicatrice ti vuole raccontare tutto ciò. Vuole parlarti di Te. Ti guarda dritta nell’anima e ti spoglia completamente nella sua veracità.
Per questo fa paura osservarla e toccarla. E’ disarmante.
Vuole essere amata per permettere a Te (nella tua totalità) di amarti. Finalmente. Incondizionatamente.
Fa tremare le gambe sentire che puoi amarti. Fa piangere vedere collegate le parole “Amore”, “Ama” “Te stessa”, perché sin dalla più tenera età ci è stato insegnato (in famiglia e/o dalla nostra società) che, in quanto donne, dobbiamo votarci agli altri anche a costo di dimenticare noi stesse.
E, invece, tu ci sei! Ti senti forte! Senti le tue passioni, i tuoi talenti, la tua energia! Sei tu!
Se senti di poterlo fare,
rivolgi lo sguardo alla tua cicatrice o, se preferisci, chiudi gli occhi e sfiorala, accarezzala.
Lascia andare, anche solo di poco, le tue difese e uno strato di corazza.
Come ti senti? Quali immagini ti sono arrivate?
Può esserti arrivato un messaggio di dolcezza, serenità oppure uno di amarezza, rabbia,…
Va bene così, perché nel percorso di Amore c’è spazio ed accoglienza per ogni emozione.
Se stai pensando di chiedere ad un’operatrice di Armonizzare la tua Cicatrice, ti può essere utile sapere che non si tratta di un trattamento invasivo né di matrice meramente fisica.
Le parole chiave sono:
tempo: perché ogni cicatrice porta un messaggio che non sottosta alle leggi del tempo lineare;
rispetto: perché sei Sacra! Il tuo corpo è un Tempio che deve essere tutelato;
ascolto ed accoglienza.
Il lavoro si basa sul fatto che Tu sei Competente e dentro di te hai tutte le risorse per prenderti cura di Te stessa!
L’operatrice che sceglierai di accogliere al tuo fianco sarà lo specchio tramite il quale potrai vedere come sei Grandiosa e Meravigliosa; sarà l’antenna che ti supporterà nel guardare in faccia sfumature, blocchi,…
Hai mai pensato che quella cicatrice potesse essere in realtà un prezioso portale per la tua Crescita?
Suona quasi difficile accettarlo in certi momenti!
Voglio concludere con un messaggio importante, per la cui esposizione mi servirò dell’appoggio della lingua ebraica.
Sei fatta di Pura Luce (Or – אור ) e la tua pelle (‘Or עור ) te lo ricorda continuamente, con amore!
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Articolo di Marika Novaresio, Educatrice Mestruale e Armonizzatrice di Cicatrici da parto
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