Una nuova ricerca suggerisce che i bambini, le cui madri abbiano assunto antibiotici durante la gravidanza, hanno un aumentato rischio di essere ricoverati in ospedale per gravi infezioni. Ricordando che, in ogni situazione si devono valutare i rischi ed i benefici contingenti, vediamo insieme i dati.
Lo studio, pubblicato sull’International Journal of Epidemiology, ha esaminato i dati di oltre 770.000 bambini danesi nati tra il 1995 e il 2009.
Da esso è emerso che gli antibiotici durante la gravidanza aumentano il rischio di infezione per i bambini, questo rischio aumenta proporzionalmnete con il numero di dosi e con la prescrizione di antibiotici durante il 3 trimestre.
Non risulta una netta differenza di rischio tra i diversi tipi di infezione – siano essi del tratto virale, gastrointestinale, del tratto respiratorio inferiore / superiore, di batteri, del tratto genito-urinario, della pelle o dei tessuti molli.
Cosa fanno gli antibiotici?
Gli antibiotici sono un vantaggio per la medicina moderna. Sono utilizzati contro le infezioni batteriche, non virali, e diversi tipi di antibiotici mirano a tipi specifici di batteri.
Sebbene gli antibiotici possano essere utili per combattere le infezioni gravi, possono influenzare il numero e il tipo di batteri sani nel nostro intestino (microbioma). I cambiamenti nel microbioma intestinale possono essere estremi, a seconda del tipo di antibiotico prescritto e della lunghezza del trattamento.
Ci vuole tempo per ripristinare la flora intestinale sana, e può risultare non poco problematico,quando ad esempio non è chiaro quali batteri buoni sono stati colpiti.
In che modo influisce la gravidanza?
Durante la gravidanza, il bambino è protetto contro l’infezione dal sacco e dal liquido amniotico e dal tappo mucoso all’interno della cervice.
Fino a poco tempo fa, si riteneva che i bambini nascessero senza batteri e che il loro microbioma fosse acquisito attraverso la nascita vaginale, il contatto pelle-pelle e l’allattamento al seno.
Recenti ricerche hanno dimostrato che i bambini sono esposti a batteri sani durante la gravidanza. Qualsiasi uso di antibiotici in questo periodo della vita prenatale, quindi, ha il potenziale di avere un effetto negativo sul microbioma del nascituro e sul microbioma della madre.
Cosa significa questo?
L’infezione nei neonati e nei bambini è una delle principali cause di disabilità e morte in tutto il mondo. Nei paesi sviluppati, si stima che tra il 20 e il 30% dei bambini sia ricoverato in ospedale, almeno una volta, con una grave infezione. L’abuso di antibiotici è diventato una preoccupazione globale, poiché gli esperti di salute avvertono che si sta procedendo verso la somministrazione di un eccesso di medicinali.
Anche i batteri hanno iniziato a cambiare; questo riduce l’efficacia degli antibiotici e ha portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a dire che la resistenza agli antibiotici sia una delle maggiori minacce alla salute globale.
Lo studio non ha mostrato un nesso causale. Ciò significa che i ricercatori non potevano assolutamente asserire che gli antibiotici avesseri causato il successivo aumento del rischio di infezione. Tuttavia, hanno riscontrato che donne che assumevano antibiotici prima del concepimento hanno dato alla luce bambini con un rischio maggiore di infezione del 10%.
I risultati di questa nuova ricerca suggeriscono che l’uso di antiobiotici durante la gravidanza provoca uno squilibrio nel microbioma delle madri, che colpisce anche i loro bambini e aumenta il rischio di infezione. I ricercatori sottolineano che i risultati del loro studio non dovrebbero impedire alle donne in gravidanza di assumere antibiotici se sono urgentemente necessari. Questa ricerca serve a ricordare agli operatori sanitari di ricorrere alla somministrazione e alla prescrizione di antibiotici solo quando assolutamente necessario.
Le donne incinte che hanno bisogno di assumere antibiotici potrebbero trarre beneficio dall’utilizzo di probiotici per minimizzare gli effetti sulla loro flora intestinale. Alcuni probiotici sul mercato sono specificamente progettati per essere utilizzati dopo un ciclo di antibiotici. Aumentare l’assunzione di cibi fermentati e limitare gli alimenti trasformati,può anche aiutare a ripristinare la flora dell’intestino.
Sappiamo che lo sviluppo precoce di una flora intestinale sana è di vitale importanza per il sistema immunitario di un bambino. Riduce la probabilità di complicazioni di salute a breve e lungo termine. Questa nuova ricerca ha il potenziale per aumentare le nostre conoscenze.
Si apre anche la questione di come l’uso di routine degli antibiotici – come quello per il gruppo Strep B – durante il travaglio precoce, possa influire sul rischio di infezione e sulla salute a lungo termine dei bambini. Diversi studi hanno esaminato le conseguenze degli antibiotici durante il travaglio sul microbiota infantile e hanno riscontrato un impatto negativo (Jaureguy 2010, Keski-Nisula et al., 2013, Aloisio et al., 2014 Azad 2016).
Traduzione e Adattamento a cura di: Maria chiara Spadoni
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Bibliografia :
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4709861/
http://stm.sciencemag.org/content/6/237/237ra65