“Giulia vuole regalare un profumo alla mamma…ma lei non riesce a trovarne uno che sappia di lei”.
L’albo illustrato contenente questa frase si intitola “Profumo di mamma” , editore Libraria, consigliato dai tre anni.
Scritto da Sonia Bonutto ed illustrato da Michela Occhi.
La scrittrice scomparsa prematuramente nel luglio 2017 era una maestra scrittrice, insegnante di Scuola Primaria, formatrice per promuovere la lettura ad alta voce e aveva scritto diversi libri per bambini. La pittrice ed illustratrice Occhi, con la tecnica dell’acquarello ha dato vita al senso e alle parole del testo, rendendo perfettamente l’idea del messaggio morale che volevano farci arrivare. Le immagini sono delicate, facendo breccia nel cuore di chi legge, capace di incantare e far sorridere i bambini.
È un albo con un testo semplice e scorrevole, direi anche un libro sulla speranza e sui ricordi; basta avere un oggetto per ricordare i momenti felici con la propria mamma.
Di cosa parla Profumo di mamma di Sonia Bonutto
La protagonista Giulia cerca con suo padre un profumo da regalare alla sua mamma, ma facendo tanti giri per negozi nessun profumo le piace, “nessuno le fa venire in mente la sua mamma”. Tutto ad un tratto, decide di crearlo da sola, con degli ingredienti davvero insoliti e particolari. E troviamo:
Caffè… la sua mamma sa di caffè quando al mattino le dà il bacio che dice: “è ora di alzarsi”.
Mele… la sua mamma è un’ottima cuoca, ma in assoluto ciò che le riesce meglio è la torta di mele.
Sciroppo per la tosse…il suo sapore è tremendo, ma la mamma pensa sempre a come farglielo prendere in modo piacevole.
Vaniglia… nell’auto della mamma c’è un pupazzetto profumato. I viaggi per andare a scuola, a nuoto, dalle amiche sanno tutti di vaniglia.
Un pezzetto dell’ultima pagina del suo libro preferito…l’odore dei libri rimane sulle mani della mamma, quando le legge qualche bella storia…e tanti altri ingredienti. Una volta finito di preparare la bottiglietta, lo annusa e “sa di mamma”. Della sua mamma.
Questo libro mi fa venire in mente come l’odore di mia figlia mi lascia una sensazione emozionante, da neonata (ma anche adesso) la sua bocca profumava del latte materno, precisamente di vaniglia e mi piace annusare il suo respiro.
Tutti noi vogliamo che in un futuro i nostri figli si ricordino del nostro profumo o di un oggetto, che portano alla memoria momenti unici che legano il rapporto madre-figlio, quei sentimenti che rimangono impressi nella mente.
Con il passare del tempo, si affrontano in famiglia paure e gioie, ma incoraggiandosi a vicenda e con l’aiuto dei ricordi che possono essere per esempio le ricette che piacevano o si cucinavano, un gioco costruito o guardare le fotografie tutti insieme, possono essere momenti che “sanno di mamma”. Anche ricordare le parole e i gesti della propria mamma o come sentire un odore particolare che si terrà dentro il cuore, tutto questo per costruire la fiducia in sé stessi raggiunta in forza di quell’amore inestimabile della diade madre-bambino.
Recensione a cura di:
Roberta Filippone
Responsabile Nazionale del Progetto : “Leggimi ancora!”