Il nostro ritmo Sonno-Veglia è il nostro orologio biologico interno. È approssimativamente un ciclo fisiologico di 24 ore, regolato dagli ormoni prodotti dai nostri corpi. Può anche essere influenzato da segnali esterni come la luce solare e la temperatura.
Gli ormoni che regolano il nostro ritmo circadiano includono il cortisolo, che ci aiuta a svegliarci e sentirci energici durante il giorno, e la melatonina, che ci aiuta ad addormentarci durante la notte. Nel latte materno ci sono diversi componenti che mostrano come anche il latte stesso possegga un suo ritmo circadiano.
Sono necessarie ulteriori ricerche, ma è probabile che il ritmo sonno-Veglia di almeno alcuni di questi componenti migliori il benessere dei bambini allattati al seno.
Ecco 3 fatti sulla variazione circadiana dei componenti del latte materno.
#1: Il contenuto di grassi del latte materno mostra un ritmo circadiano .È noto infatti che il contenuto di grassi del latte materno mostra un ritmo simile; il contenuto medio di grassi del latte materno è significativamente correlato all’ora del giorno. Il contenuto di grassi del latte materno è generalmente più elevato durante il giorno e la sera, e più basso durante la mattina e la notte.
# 2: Un amminoacido nel latte materno potrebbe aiutare i bambini allattati a dormire meglio di notte. Il latte materno contiene triptofano, un aminoacido usato dall’organismo per produrre l’ormone melatonina. La melatonina aiuta a indurre e regolare il sonno. I livelli di triptofano nel latte materno aumentano e diminuiscono in base ai ritmi circadiani materni. Ciò suggerisce che l’allattamento al seno potrebbe aiutare a sviluppare il ritmo circadiano dei bambini e aiutarli ad essere più equilibrati per dormire meglio la notte.
#3: Molti altri componenti del latte materno potrebbero avere questo tipo di variabilità .
Alcuni studi hanno mostrato un ritmo circadiano nel livello di alcuni minerali (ad esempio calcio, fosforo e magnesio) nel latte materno. Tuttavia, altri studi non hanno rilevato variazioni significative nella quantità di questi minerali. La ricerca mostra che molti altri micronutrienti (ad esempio alcune vitamine e ferro) e gli ormoni (ad esempio cortisolo e melatonina) hanno variabilità circadiana.
Quindi, perché potrebbe essere importante che questi vari componenti del latte materno mostrino questo tipo di variabilità?
È necessario ampliare la ricerca,non è attualmente noto quale funzione potrebbe avere questa variazione dei componenti nel latte materno, né è chiaro se ci sarebbero dei problemi se questi componenti non mostrassero variazioni.
I ricercatori hanno ipotizzato che il ritmo circadiano di vari componenti del latte materno potrebbe essere di particolare importanza per i bambini nati prematuramente.
Dalla nascita, l’esposizione alla luce del giorno e i segnali materni (compresi quelli nel latte materno) forniscono stimoli circadiani ai bambini. I bambini in terapia intensiva neonatale sono significativamente meno esposti a tali segnali di luce diurna e materna. Pertanto, è possibile che i neonati prematuri nell’unità di terapia intensiva neonatale potrebbero trarre maggior beneficio se venissero allattati con latte materno che corrisponda alla fase circadiana in cui è stato prodotto.
Latte materno come organismo vivente
Il latte materno è una sostanza sorprendente ed adattabile, tant’è che cambia durante il giorno!
Il latte materno è un organismo vivente con oltre 700 specie batteriche viventi.
Esso cambia naturalmente composizione durante la poppata.
Tuttavia, ci sono poche informazioni scientifiche sul modo in cui il latte materno cambi durante un ciclo di 24 ore.
Gli esperti stanno ora iniziando a scoprire che il contenuto di grassi e i livelli di alcuni nutrienti e ormoni chiave nel latte materno, variano con il ritmo circadiano della madre.
Un articolo intitolato “Variazioni circadiane delle componenti del latte materno e implicazione delle cure*” è stato pubblicato sulla rivista Breastfeeding Medicine . In esso, il dott. Robert White, un neonatologo del Beacon Children’s Hospital, ha avanzato l’idea che i componenti del latte materno cambino durante il giorno, in risposta agli input materni.
Il contenuto di grassi del latte materno è in genere più elevato nelle ore serali, fattore che alcuni sostengono possa aiutare un neonato a rimanere sazio e dormire per un periodo maggiore di notte. Inoltre, i livelli di triptofano, un aminoacido usato per produrre l’ormone melatonina, sono presenti in quantità elevate durante la notte. Gli studi hanno rilevato che altre vitamine e ormoni, come il ferro e il cortisolo, variano a seconda del ritmo circadiano.
Il Dr. White spiega che quando la madre è incinta, il bambino sperimenta in utero gli stessi cicli diurni della madre, compresi i cambiamenti di temperatura, l’attività fisica della madre e il trasferimento placentare degli ormoni, come il cortisolo e la melatonina.
Al momento della nascita, i bambini inizialmente non producono gli ormoni necessari per regolare i propri ritmi circadiani. Tuttavia, questi stimoli circadiani possono continuare a essere recepiti attraverso l’allattamento al seno.
La melatonina e varie proteine (elementi costitutivi di altri ormoni) sono presenti nel latte materno in quantità variabili per un periodo di 24 ore. In quanto tale, il latte materno può influenzare il ciclo sonno-veglia del neonato.
Il dott. White indica che sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se i neonati che ricevono latte materno tirato, potrebbero trarre meggiore beneficio dal consumo del latte tirato alla stessa ora (in giornate antecedenti)
Mentre è necessario fare più ricerca intorno al tema del latte materno e del ritmo circadiano, possiamo ufficialmente dire che il latte materno è unico nella sua capacità di adattarsi al ciclo giorno-notte.
Traduzione e Adattamento a cura di Maria Chiara Spadoni
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