La sessualità femminile ha un’anima.
Se quell’anima si ammala a causa di storie dolorose, la donna si sente arida, perché l’albero delle sue memorie uterine è transitato verso l’autunno della vita.
La sessualità femminile ha memoria. Se il ricordo dell’albero genealogico ha ferite da guarire, ci saranno catene e pesi che vincoleranno la donna a ripetere i modelli inconsci del passato.
La sessualità femminile viene trasmessa attraverso le generazioni. Così, ogni donna che si libera dagli schemi ripetitivi del passato si trova a vivere il suo corpo come un lupo libero e selvaggio.
Ogni donna porta nella suo Sacro Utero il ricordo di una ancestrale sessualità femminile. Questo ricordo fa riferimento a quella storia sessuale che è più antica del tempo, antica quanto la settima linea di antenati e antica quanto la vita stessa.
Contiene tutto ciò che è importante per guarire, le luci e le ombre di tutte le donne dell’albero genealogico che per tempo, fatica, fedeltà ancestrale o chissà cosa, hanno lasciato incompiuto.
La storia della sessualità ancestrale è scritta nel grembo di ognuna di noi, trasmessa attraverso le generazioni da utero a utero, da anima a anima, da un cuore all’altro in modo che, ad un certo punto nella storia del filo rosso, avvenga che una donna decida di tagliare i ponti con la ripetizione di schemi che legano al passato, che una donna decida di rendere consapevole l’inconscio, esprimere l’inespresso e dare origine all’occulto, per giungere finalmente a vivere la sua sessualità liberamente e selvaggiamente.
In essa e con essa, una parte della memoria sessuale collettiva e inconscia viene rilasciata, sciogliendo nodi, tagliando catene e rilasciando lealtà alle donne dell’albero.
Questo è ciò che fa la donna sana, per lei e per tutti quelli che portano il suo sangue, permettendo che il filo rosso si evolva in amore, coscienza e saggezza.
Così l’anima della sessualità femminile può essere rappresentata come un albero: quando la donna riesce a curare questa “stagnazione”, essa viene nutrita dalle radici con l’energia della vita.
Così la donna CREA, manifestando la sua energia sessuale in tutta la sua espressione.
L’albero che rappresenta l’anima della sessualità femminile fiorisce e la donna manifesta qui sulla terra la sua dea interiore.
Prende l’energia della vita e da essa viene creata.
Traduzione e adattamento a cura di M.Chiara Spadoni
Sitografia:
Ximena Nohemí dal sito : cantarosagrado.cl